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Controllo della vista: ogni quanto tempo è necessario?

Controllo della vista: ogni quanto tempo è necessario?

La vista rappresenta il 90% della nostra esperienza sensoriale. La Società Oftalmologica Italiana sottolinea non solo l’importanza del nostro sistema visivo, ma anche la necessità di prendersene cura adeguatamente e con costanza.

Spesso non ci si rende conto che, tra raggi UV , pollini ed inquinamento, i nostri occhi sono sottoposti a stress continui. Senza contare poi i difetti e le patologie che possono colpirli, dai più comuni come la miopia ai più complessi come il glaucoma.

La visita oculistica, oltre a determinare le diottrie, può anche servire per diagnosticare eventuali malattie dell’occhio.

Importanza del controllo della vista periodico

Il controllo della vista periodico è importante per i seguenti motivi:

  • “Vederci bene” significa anche una migliore qualità di vita. Vedere perfettamente ci permette di imparare, lavorare ed interagire pienamente con il mondo che ci circonda. Non è detto che gli occhi abbiano qualcosa che non va solo quando ci fanno male.

 

  • Un controllo della vista può rivelare immediatamente i primi segni di patologie oculari silenziose, come il glaucoma, la degenerazione maculare legata all’età o la cataratta. È importante tenere ben presente che prima si risolve il problema e maggiori sono le possibilità di successo del trattamento.

 

  • Gli esami della vista possono anche rilevare segni di altre condizioni di salute, come diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari.

Ogni quanto tempo si deve fare un controllo della vista?

Le visite oculistiche dovrebbero essere effettuate almeno ogni uno o due anni. Diventano necessarie soprattutto nel caso degli over 40 perché è dopo questa età che possono insorgere alcune patologie della vista gravi, come ad esempio il glaucoma.

La frequenza degli esami agli occhi dipende da diversi fattori. Il primo è l’età. Secondo gli scienziati, gli occhi si sviluppano velocemente dopo la nascita. Per questo motivo gli occhi dei neonati vengono controllati sia alla nascita e compiuti i sei mesi.

Gli occhi degli adulti, invece, non necessitano di essere monitorati così spesso perché smettono di crescere verso i 20–21 anni.

Con l’avanzare dell’età, gli occhi continuano a cambiare, specialmente dopo i 40. Raggiunta questa età, i nostri occhi iniziano a perdere elasticità e la messa a fuoco diventa meno efficace. Questo disturbo è conosciuto come presbiopia.

Per alcune persone la perdita della visione da vicino si presenta in forma più marcata, per altri può essere piuttosto lieve.

Importanza del controllo della vista secondo l’età

Durante un esame visivo completo, l’oculista può osservare e valutare la salute e la condizione dei vasi sanguigni nella retina. Essi sono un valido indicatore della salute dei vasi sanguigni di tutto il corpo. Patologie come diabete, ipertensione e ipercolesterolemia sono visibili da cambiamenti nell’aspetto del flusso del sangue della retina e dei vasi sanguigni.

Gli esami della vista annuali sono particolarmente importanti per chi soffre di diabete e chi potrebbe essere a rischio per questa patologia a causa di obesità, predisposizione familiare o altre ragioni.

Nelle sue fasi iniziali, la patologia oculare diabetica non presenta sintomi visibili; solo un esame della vista completo può rilevare segnali della malattia e consentire di iniziare la cura abbastanza presto da prevenire la perdita della vista.

Sotto i 40 anni, l’ideale è sottoporsi ad una visita oculistica ogni due anni, a prescindere dalla presenza o dall’assenza di disturbi visivi quali miopia o ipermetropia. Superati i 40 anni, l’esame oculistico dovrebbe essere ripetuto ogni anno.

I bambini dovrebbero ripetere la visita oculistica annualmente.

Visita oculistica in caso di malattie pregresse

Un altro fattore importante nel determinare la frequenza delle visite oculistiche è la presenza di condizioni pregresse come il diabete o il glaucoma. Si tratta di una precauzione valida sia nel caso in cui sia il paziente a soffrirne sia nel caso in cui vi siano casi in famiglia.

Se hai sofferto di problematiche o patologie oculari in passato, se sei a rischio di sviluppare patologie oftalmologiche o se vi sono casi in famiglia, devi prenotare una visita oculistica ogni anno.

Controllo della vista: in costa consiste?

Durante la visita in ambulatorio, l’oculista controlla lo stato di salute degli occhi attraverso alcuni esami, indolori e per nulla invasivi.

Oltre ad una accurata anamnesi della storia del paziente e della sua famiglia, il medico misurerà la pressione oculare, la quale permette di identificarne l’eventuale incremento, importante fattore di rischio per il glaucoma.

Attraverso l’esame obiettivo, il medico esamina l’allineamento degli occhi, lo stato delle palpebre, l’eventuale presenza di alterazioni macroscopiche correlabili a patologie orbitarie e dell’apparato lacrimale, la statica e la mobilità pupillare.

Con la lampada a fessura (o biomicroscopia), si controllano tutte le strutture dell’occhio, come la congiuntiva, la sclera, la cornea, la camera anteriore, l’iride e il cristallino.

Mediante lenti addizionali, permette anche l’esame dell’angolo irido-corneale, del corpo vitreo, della retina e della testa del nervo ottico. Si tratta di un esame fondamentale, che permette di identificare o di sospettare molte patologie oculari.

L’esame attraverso l’autorefrattometria, permette di avere una stima dell’errore e del difetto di refrazione del paziente (miopia, ipermetropia, astigmatismo).

Il classico esame della vista (acuità visiva) permette di misurare in entrambi gli occhi la capacità di mettere a fuoco e distinguere gli oggetti, sia in modo naturale che con l’eventuale aiuto di lenti correttive.

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