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La storia degli occhiali: da pietre per la lettura ad accessorio

La storia degli occhiali: da pietre per la lettura ad accessorio

Oggigiorno diamo per scontato il fatto di entrare in un negozio di ottica e scegliere un paio di occhiali, nel momento in cui si manifesta la necessità. Ma come facevano i nostri antenati? Quali erano le soluzioni a disposizione di chi aveva problemi alla vista?

Scopriamo insieme l’interessante storia degli occhiali e le curiosità riguardanti la loro origine e il loro inventore.

Come sono nati gli occhiali da vista

Senza dubbio parliamo di una delle scoperte cardine dell’umanità, paragonabili alla ruota o al fuoco. L’invenzione degli occhiali è infatti rivoluzionaria perché cambia la sorte di gran parte dell’umanità, altrimenti condannata a vivere nel disagio e nell’handicap fisico. Ovviamente le prime lenti erano davvero rudimentali e senza la montatura che conosciamo oggi ma, nonostante le migliaia di sperimentazioni fatte, l’intuizione originaria ha rappresentato sicuramente un successo senza pari.

Le prime tracce riguardanti le lamentele legate ai disturbi della vista risalgono a Cicerone che, non vedendo bene, era costretto a far leggere i testi agli schiavi. Nerone invece provava sollievo nel guardare le lotte dei gladiatori attraverso una pietra verde trasparente, che lo aiutava nella visione diurna in pieno sole.

Chi ha inventato gli occhiali?

L’invenzione della prima lente levigata di supporto visivo si fa risalire allo studioso e astronomo arabo Ibn al-Heitam (ca. 965-1040 d.C), che suggerì di utilizzare una sfera di vetro per l’ingrandimento ottico (una lente di ingrandimento). Tuttavia la sua idea trovò applicazione solo molto tempo dopo, intorno al 1240 d.C, in ambito monastico.

In questo periodo, infatti, alcuni monaci svilupparono ulteriormente l’invenzione di Ibn al-Heitam e realizzarono delle pietre di lettura: speciali lenti di ingrandimento fatte di cristalli di roccia e quarzo. È però a Murano che avviene la grande svolta per il settore occhialeria: i sapienti maestri cristalleri nel 13° secolo giunsero alla realizzazione di due lenti convesse incastonate in due cerchi di legno. Si tratta della prima, primordiale forma degli attuali occhiali da vista!

Nel tempo si continuò la ricerca del massimo comfort per quanto riguarda la montatura. Una volta raggiunto, l’attenzione si concentrò sulla qualità delle lenti, per permettere una visione ottimale da ogni angolazione. Fino a quel momento, infatti, la messa a fuoco poteva avvenire soltanto ruotando la testa verso l’oggetto e posizionandolo esattamente in corrispondenza del centro della lente.

Col passare degli anni, il legno venne sostituito con il piombo per realizzare la montatura, per poi passare a ferro, argento, oro, pelle, guscio di tartaruga, corno, stecca di balena – materiali pregiati che erano ovviamente disponibili solo per le persone più facoltose.

Nel 18° secolo arrivarono anche monocoli e lorgnette, questi ultimi da tenere davanti agli occhi sorretti da una impugnatura a stanghetta. Nel corso del secolo successivo cominciò l’epoca dei pince-nez, molto borghesi, realizzati senza asticelle laterali ma fermati sul naso con una pinzetta.

Da allora l’evoluzione degli occhiali da vista è stata rapida e sorprendente, considerando i progressi tecnologici odierni e la realizzazione di lenti progressive, per ogni tipo di schermo, per la guida fino alle moderne lenti a contatto.

 

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